La lettera del Governatore del mese di Marzo 2023

Mese dell’Acqua, Servizi Igienici e Igiene

Il 22 marzo di ogni anno si celebra la “Giornata Mondiale dell’Acqua”, proclamata nel 1993 dall’Assemblea delle Nazioni Unite: perché la carenza di acqua è una emergenza mondiale e in alcune aree del pianeta è una vera e propria catastrofe.
Nei pochi paesi africani dove l’accesso all’acqua potabile è possibile il consumo varia in media tra 12 e 50 litri al giorno per abitante, in quelli europei tra 170 e 250 litri (noi italiani siamo ai vertici dei consumi europei, con 250 litri) gli Stati Uniti raggiunge i 700 litri mentre il fabbisogno minimo biologico pro-capite per la sopravvivenza umana è di 5 litri d’acqua nelle 24 ore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che al di sotto della soglia di 50 litri d’acqua al giorno si può già parlare di sofferenza per mancanza di acqua. Di fatto il 40% della popolazione umana vive in condizioni igieniche impossibili soprattutto per carenza di acqua.
Attualmente, nel mondo, solo 16 persone su cento possono aprire un rubinetto e veder scorrere acqua potabile, priva di agenti patogeni e di sostanze inquinanti, per bere, cucinare e lavarsi. Mentre le altre 84 devono cercarla, spesso molto lontano dalle abitazioni, presso fonti dove la disponibilità è scarsa e la qualità scadente.
Nelle comunità dove è garantito l’accesso all’acqua e alle strutture igienico sanitarie il numero di malattie trasmesse diminuisce e le popolazioni vivono in buona salute. I bambini vivono in ambienti salubri lontano dagli agenti patogeni, crescono in buona salute e non devono assentarsi dalla scuola.
L’acqua è la risorsa del nostro pianeta che garantisce la vita, è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell’umanità. L’accesso all’acqua è un diritto fondamentale e inalienabile da garantire a tutti. Eppure, specie nei paesi al alto reddito, la cattiva abitudine allo spreco e la noncuranza al suo alto valore fanno spesso perdere di vista la necessità di proteggere questa risorsa. A ciò si aggiungono situazioni emergenziali provocate dai conflitti che interessano i territori o dalle calamità naturali.
Il mese scorso, precisamente il 6 febbraio, in una parte del territorio Turco-Siriano si è verificato un evento sismico di proporzioni epocali che ha messo in ginocchio quelle popolazioni. Per più di due minuti la terra ha tremato e ha sprigionato una energia trenta volte superiore al terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980. Due minuti, che vissuti mentre tutto intorno a noi si muove, sono un’eternità. Si ha il tempo di pensare che è arrivata la fine, si ha il tempo di pensare ai propri affetti e anche a quanto potevamo fare per evitare tutto questo semplicemente costruendo le nostre case in sicurezza. Provate a stare immobili per 2 minuti e proverete quanto vi sto dicendo. Ora, mentre sto scrivendo queste brevi parole nella zona interessata si susseguono numerose scosse di assestamento che stanno mettendo a dura prova la vivibilità della popolazione. Vaste aree della Turchia meridionale e della Siria hanno urgente bisogno di aiuti umanitari per prevenire un’emergenza sanitaria. Migliaia di persone sono prive di acqua potabile sicura e strutture igienico-sanitarie come acqua corrente e servizi igienici. In queste condizioni c’è il rischio di un’epidemia di malattie trasmesse dall’acqua, che rischia di essere letale per tutti e in particolare per i bambini.
Tutta la comunità internazionale è impegnata a dare l’aiuto necessario. Anche il nostro Distretto si è attivato prontamente ed ha risposto immediatamente con l’inizio di una raccolta fondi allo scopo di aiutare quelle popolazioni. Pertanto, invito tutti i rotariani a non far mancare il loro generoso contributo così da fornire l’aiuto necessario per allievare le loro sofferenze e superare questa prova difficile.
Ciò detto, voglio salutarVi con una citazione tratta dal libro “Sette vie verso la Pace” in cui si esorta l’azione del rotariano a perseguire la pace attraverso la via del progresso:
“Egli sosterrà ogni azione diretta ad elevare il tenore di vita di tutti i popoli, ben sapendo che la miseria, dovunque sia, pregiudica la prosperità generale”.

Un caro abbraccio.
Nicola